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Insegnanti & formazione: tutte le novità del 2022

La programmazione completa del nuovo anno per le varie qualifiche certificate dalla FIT. Ampia offerta on-line. Già disponibili tutti i bandi. A gennaio le prime deadline per la presentazione delle richieste. Il tennis accelera, il padel raddoppia. E c’è molto altro ancora

10 dicembre 2021

Centro Estivo Castel di Sangro

Il tennis consolida la sua posizione di forza, il padel raddoppia, beach tennis e wheelchair accelerano. Questa, in estrema sintesi, la panoramica sul nuovo anno di formazione proposto dall’Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi e approvato dal Consiglio Federale per il nuovo anno. Il 2022 è alle porte e on-line sono già disponibili tutte le informazioni riguardanti i bandi per l’iscrizione ai corsi della prossima stagione.

Molte le certezze confermate da oltre un decennio di rifinitura, tante le novità. Sia qualitative che quantitative. A voler considerare anche soltanto i numeri, si ottiene comunque una bella fotografia sulla portata della macchina nel suo complesso: “Con i bandi di concorso 2022 verranno formati un migliaio di nuovi insegnanti che entreranno nel mondo del lavoro tennistico in qualità di insegnanti formati e certificati - spiega Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto Superiore di Formazione R. Lombardi -. E se consideriamo anche tutti colori che alzeranno il loro grado di certificazione, da Istruttore a Maestro Nazionale tanto per fare uno degli esempi possibili, il totale arriva 1.600-1.700 persone coinvolte”.

Quelle che danno linfa vitale al Sistema Italia, non solo perché sostengono l’attività di medio e alto livello ma perché contribuiscono a innalzare il numero delle scuole certificate sul territorio. “Più insegnati certificati corrispondono a più strutture in grado di offrire qualità e competenze e a soddisfare la sempre crescente voglia di racchette che c’è nel Paese”. Oggi gli insegnanti certificati in Italia sono 10.501. “Nel 2010 - precisa Dell’Edera - eravamo meno della metà: 4.520”. 

Una crescita che, col senno del poi e a braccetto con le altre politiche implementate dalla Federtennis, ha posto le fondamenta per l’era d’oro che sta vivendo il tennis italiano in questi ultimi anni. Le informazioni dettagliatissime, fino all’ultimo particolare, bando per bando, qualifica per qualifica, sono disponibili al link qui sotto, mentre sempre on-line è possibile consultare il planning specifico di tutti gli appuntamenti in calendario a partire da gennaio (con l’accortezza di monitorare man mano che gli eventi si approssimano eventuali modifiche d’agenda) e di tutte le caratteristiche dei bandi.

Andiamo però anche a sviscerare, sempre con l’ausilio del direttore dell’I.S.F., le principali novità e i punti ‘caldi’ della programmazione 2022. “Lo sforzo è stato notevole perché abbiamo accresciuto ancora di più l’offerta formativa, andando a spingere molto su ogni singola disciplina di racchetta - spiega Dell’Edera -. Perché dobbiamo sempre tenere conto che il tennis non è più solo nella galassia FIT”.

TENNIS: PERCORSO CHE VINCE NON SI CAMBIA, SI RAFFORZA

L’impianto e la struttura portante dei bandi e dei corsi relativi alle certificazioni per le qualifiche del tennis non subiranno scossoni. Sistema che vince (e come se vince) non si cambia. Nel caso, si puntella e si rafforza seguendo le richieste più impellenti del momento. “Il percorso per accedere ai primi due step delle certificazioni, quelle di Istruttore di I e di II Grado sarà prettamente on-line, almeno per la parte teorica. Si tratta di lezioni che noi definiamo asincrone, cioè non necessitano della presenza live del candidato. Ogni aspirate Istruttore avrà accesso ai contenuti in modalità on-demand sulla piattaforma Pegaso e così potrà formarsi per le prove d’esame”.

Il percorso formativo per le qaulfiche di Istruttore di I e di II Grado di tennis

Per quanti riguardo invece gli step successivi, quelli definiti di III e IV livello secondo la gerarchia delle certificazioni sportive nazionali (vale a dire quelle di Maestro Nazionale e di Tecnico Nazionale), vivranno comunque della propria parte teorica in modalità on-line, ma questa volta ‘sincrona’, ciò significa che è richiesta la presenza del candidato di fronte al computer nel momento dello svolgimento della lezione.

Per quanto riguarda il corso per Tecnici Nazionali, la qualifica più alta, è stato confermato l’appuntamento su base annuale. Non cambia, anche per i Maestri Nazionali, la formula dei due bandi separati: uno ordinario e l’altro limitato agli Under 35. “Nel processo d’ammissione ai corsi, viene valutata anche l’esperienza, con un punteggio più alto al crescere del numero di anni passati dalla prima certificazione. Così la media d’età dei partecipanti al corso ordinario si è sempre attestata attorno ai 48 anni”. 

Ma non si lascia al caso neanche il più piccolo dettaglio: “Per questo motivo abbiamo comunque voluto mantenere un corso riservato ai più giovani, non soltanto per valorizzarli ma anche perché sono quelli che, per caratteristiche, sono i più coinvolti nell’accompagnamento degli allievi lungo l’attività nazionale e internazionale nei circuiti. È importante che abbiano le fondamenta formative adatte per garantire il livello di qualità che il Sistema Italia impone”.

“Da un punto di vista numerico sono stati confermati - racconta ancora Dell’Edera - i 7 corsi di formazione per Istruttori di II Grado. Mentre ne sono stati aggiunti due a quelli previsti per il cosiddetto entry level, quello della certificazione di Istruttore di I grado. Da 7, nel 2022 diventano 9 così da accontentare la crescente domanda”.

PADEL: SI RADDOPPIA… E OLTRE

Domanda che, negli ultimi mesi, è letteralmente esplosa se si prende in considerazione la disciplina del padel. “È in questo settore che si registrano le maggiori novità”, sottolinea Dell’Edera. Intanto, per poter fare richiesta di accesso al bando servirà essere in possesso di una classifica federale (di Padel, ovviamente). “Abbiamo così voluto dare il primo segnale concreto di innalzamento dell’asticella. Va bene che la domanda sale, ma dobbiamo garantire anche a tutti i nuovi appassionati un livello qualitativo adatto, così abbiamo introdotto questo paletto aggiuntivo proprio come avviene per il tennis”.

In ogni caso qui i numeri si fanno impressionanti. Dai 15 corsi per Insegnati di I Livello del 2021, nel 2022 si passa addirittura a 84. Un aumento di oltre il 500%. “Ogni due mesi ci sarà un corso di questo genere, una regolarità impressionante, così come impressionante sarà la capillarità territoriale”. Tutte le regioni italiane saranno coinvolte e avranno i propri corsi, anche quelle più piccole che saranno accorpate. “Così abbiamo trasformato i bandi del padel in bandi regionali o al più interregionali, non più nazionali come prima”.

Non solo: le due regioni in cui il padel è letteralmente esploso raddoppiano letteralmente. Sì, perché se ogni corso avrà capienza massima di 40 unità, in Lazio e in Lombardia verranno formate due classi (da 40) per ogni corso. “Che saranno 7 in totale nelle due regioni, quindi più di uno a bimestre”. Raddoppiano pure i corsi per Istruttori di II Livello, da 7 a 14 nell’arco della stagione, e per Maestro Nazionale, da 1 a 2.

“L’obiettivo è aumentare il numero delle scuole certificate sul territorio, ecco il perché di questo sforzo. Dalle attuali 94 puntiamo ad averne circa 500 alla fine del triennio, cioè entro il 2024”. Per avere un parametro, le scuole tennis a oggi sono 1.886, con l’obiettivo di 2.200 nel medesimo arco temporale.

BEACH TENNIS, WHEELCHAIR E LE ALTRE QUALIFICHE

Se tennis e padel la fanno da padrone nell’agenda del 2022, tutte le altre discipline con racchetta non restano a guardare. “Abbiamo riorganizzato tutto il programma dei corsi relativo al beach tennis - spiega Dell’Edera - e in più adesso c’è una figura come quella di Simona Bonadonna, di grande esperienza, già capitano della nazionale e docente dell’Istituto, che divenuta collaboratrice full time. Insieme cercheremo di implementare sempre più i numeri del beach, vale a dire la terza disciplina per numero di partecipanti gestita direttamente dalla FIT, e lavoreremo per avere, entro la fine del 2024, almeno 100 scuole certificate sul territorio nazionale”.

Relativamente al Wheelchair, le grandi novità sono due. “Confermati i corsi di specializzazione di I Livello per formare adeguatamente gli Insegnanti che hanno a che fare con i praticanti di tennis in carrozzina - spiega Dell’Edera - e poi abbiamo aggiunto un nuovo corso denominato di specializzazione per l’alto livello. Qui verranno formati gli allenatori che lavorano con gli atleti impegnati nei circuiti nazionali e internazionali”. Non solo: “Abbiamo avuto molte richieste per la formazione di insegnanti qualificati a interagire con persone affette da disabilità relazionali e così abbiamo provveduto a inserire anche questo percorso all’interno della nostra offerta.

E poi c’è tutta la galassia della qualifiche, diciamo così, senza racchetta. A partire da quelle per Preparatori Mentali specializzati e certificati. A loro disposizione i bandi per i corsi di I Grado (on-line, nei primi 9 mesi dell’anno) e per quelli di II Grado, concentranti nell’ultimo trimestre del 2022. “Quelli di I Grado sono tutti corsi tenuti su scala nazionale - aggiunge Dell’Edera - perché sono tutti fruibili tramite piattaforma Zoom, mentre gli appuntamenti di II Grado si svolgeranno una volta in Lombardia e una volta nel Lazio così da accontentare tutte le esigenze geografiche”.

Potenziati anche i corsi per Preparatori Fisici di I Grado, mentre in luglio, in concomitanza con i centri estivi FIT, si terrà il corso di II Grado. Diventano on-line, con due giornate addizionali di formazione live in concomitanza con le prove d’esame, anche i corsi per Educatori Alimentari. Confermatissimi, visto il grande successo riscontrato, anche i corsi per Incordatori.

Un’ultima nota, ma importantissima, riguarda i corsi per Fisioterapisti specializzati per il tennis di I e di II Grado. “Nacquero quattro anni fa - ricorda Dell’Edera -, quando a Wimbledon insieme al Dottor Parra lanciammo questa iniziativa specifica per la cura e per la prevenzione degli infortuni. Lui ne era molto orgoglioso. Adesso che purtroppo non c’è più (Pier Francesco Parra è scomparso il 29 novembre scorso, ndr), nel prossimo Consiglio Federale proporrò che questi corsi vengano intitolati alla sua memoria”.

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