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Chi sono (e cosa fanno) i 135 talent scout d’Italia

Sono i Fiduciari Provinciali e Regionali, figure centrali del Sistema Italia che dal 2011 hanno contribuito alla crescita del numero delle scuole tennis e che monitorano costantemente l’attività giovanile sul territorio. Partendo da ragazzi e ragazze di 8, 9 e 10 anni

di | 17 novembre 2020

Fiduciari territoriali

Il monitoraggio dei ragazzini più interessanti da parte della FIT parte dalla fascia d'età compresa tra gli 8 e i 10 anni

Uno ogni 25 scuole tennis. È questo il rapporto che c’è tra i fiduciari territoriali della Federazione e le realtà dei circoli sul territorio italiano. A conti fatti si tratta di un mini-esercito di 135 insegnanti che hanno il compito di scandagliare la Penisola dalle Alpi alla Sicilia con l’obiettivo di perseguire la crescita incessante del movimento tennistico, monitorando i giovani più interessanti e trovandone sempre di nuovi.

Eppure quello del talent scout è solo uno dei compiti del fiduciario territoriale, che può essere regionale (sono 30 in totale) o provinciale (105). Cominciamo col dire, altrimenti non tornano i conti, che per rispettare il rapporto tecnico / scuole tennis in alcune aree geografiche particolarmente “dense”, la mappa viene suddivisa ulteriormente. Roma e Milano, per esempio, sono divise in quattro sotto-aree, Nord, Sud, Ovest e Est. Ecco perché i fiduciari sono 30 a fronte di 20 regioni.

La figura del fiduciario, nel Sistema Italia così come abbiamo imparato a conoscerlo oggi, è nata nel 2011, praticamente nello stesso momento in cui è stato creato anche il progetto di classificazione delle scuole. Tutti anelli della medesima catena, insomma, tanto che nell’idea fondativa del progetto questi tecnici rappresentano le figure di primo contatto che permettono ai più piccoli di interfacciarsi con il Settore Tecnico nazionale. Una responsabilità non da poco.

Che cosa fanno

Ecco perché si può parlare di talent scout: perché hanno il compito di individuare i ragazzi più interessanti (lo fanno secondo parametri oggettivi, antropometrici, fisici, tecnici, non a sensazione personale) e monitorarne la crescita settimana dopo settimana, anno dopo anno. I fiduciari provinciali, nella fattispecie, si concentrano sui più piccoli, quelli di 8, 9 e 10 anni; i tecnici regionali lo coadiuvano e coordinano le rappresentative locali Under 12 e Under 14.

Facciamo un passo per volta. Negli anni immediatamente successivi alla creazione di questa figura ormai cruciale, era anche un’altra la missione da portare a termine.

Far crescere il numero delle scuole tennis, certificate, sul territorio. Tanto che in pochi anni queste sono passate da circa 1.200 a oltre 1.900, un aumento del 58,3%. Un compito che prosegue, certo, ma che si può già dire svolto.

I fiduciari regionali e provinciali vengono selezionati in prima battuta dall’Istituto Superiore di Formazione “R. Lombardi” (quelli regionali devono avere la qualifica di Tecnico Nazionale, la più alta nella classificazione degli Insegnanti, e devono essere figure con stretti legami sul territorio).

Una volta sentito il parere dei vari Comitati Regionali, l’Istituto sottopone al Consiglio Federale la lista dei nomi (quest’anno i 135 fiduciari regionali resteranno in carica dal 1° novembre 2020 al 31 ottobre 2021 nonostante il calendario normale delle attività subirà alcune variazioni dovute alla pandemia da Covid-19) per la ratifica.

Lo fa su base annuale con un documento che approfondisce e sottolinea responsabilità, compiti e obiettivi da raggiungere. Una lista lunga e ben articolata. Tra le mansioni dei tecnici provinciali si spazia dalla promozione e divulgazione di tutti i programmi federali sul territorio (Centri Estivi, corsi di formazione e di aggiornamento dell’ISF, FIT Junior Program, promozione del Progetto TPRA) al coordinamento dell’attività dei Centri di Aggregazione Provinciale; per quelli regionali i compiti vanno dalla responsabilità dei raduni al coordinamento tecnico delle rappresentative della Coppa d’Inverno (Under 14, hard court) e della Coppa Belardinelli (Under 12, terra battuta) di cui sono anche selezionatori e capitani.

I compiti del fiduciario regionale

  • Coordinamento raduni regionali Under con tecnico periferico
  • Coordinamento raduni regionali Coppa Belardinelli
  • Coordinamento raduni regionali Coppa D’Inverno
  • Capitano Coppa Belardinelli e Coppa d’Inverno

I compiti del fiduciario provinciale

  • Coordinamento raduni nei Centri di Aggregazione Provinciale (C.A.P.)
  • Coordinamento rappresentativa provinciale per la Coppa delle Province
  • Supporto nel riconoscimento delle scuole tennis sul territorio
  • Attività promozionale per Fit Junior Program, Centri Estivi, apertura nuove Scuole Tennis, Tennis Campus, Fit-Tpra)

“Stiamo parlando di figure chiave del Sistema Italia - spiega Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’I.S.F. R. Lombardi - perché sono la vera e propria base della piramide, sorretta da una capillare ramificazione sul territorio che si estende a tutte le scuole riconosciute dei club e a tutti le strutture d’aggregazione come i C.A.P., centri che io ormai chiamo ‘di formazione’ perché sarebbe riduttivo ricondurli soltanto all’aspetto tecnico del tennis“.

I C.A.P. sono i cosiddetti Centri di Aggregazione Provinciale, ospitati dai circoli selezionati sul territorio (anche in questo torna la centralità della classificazione delle Scuole Fit) e pensati per i ragazzini di 8, 9 e 10 anni, quelli che rientrano nelle fasi d’apprendimento del mini-tennis e del pre-perfezionamento. Sono dunque il fulcro attorno al quale ruota l’attività dei fiduciari provinciali.

La cerimonia di apertura della XXI Edizione della Coppa Mario Belardinelli a Castel di Sangro

Tirando le somme, sotto la supervisione di tecnici provinciali’ e regionali, sono oltre 2.000 i piccoli talenti costantemente monitorati nel corso dell’anno su base nazionale. Un numero potenzialmente sempre in costante crescita. “L’enorme incremento di ragazzi italiani nelle classifiche internazionali ITF Under 18 (aumentati di oltre il 400% in pochi anni, ndr) si spiega così”, sottolinea Dell’Edera. Basta questo per comprendere la centralità dei 135 tecnici territoriali nell’attuale Sistema Italia.

Su 100 ragazzi e 100 ragazze solo 10 diventeranno grandi persone. E di queste 10 soltanto una diventerà giocatore di tennis

- Mario Belardinelli

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