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Il presidente Angelo Binaghi ha incontrato il Ministro degli Esteri e vice-presidente del Consiglio Antonio Tajani. Al centro il valore di una grande manifestazione sportiva come gli Internazionali BNL d'Italia per l'immagine del nostro Paese nel mondo
di Alessandro Mastroluca | 18 maggio 2023
“Siamo all’ottantesima edizione degli Internazionali BNL d’Italia, ma è un’edizione molto particolare perché il torneo ha raddoppiato la sua importanza, la sua grandezza, la sua bellezza. Abbiamo avuto il doppio dei giocatori e delle giocatrici in campo, due settimane anziché una. Anche il doppio dei problemi grazie a questa situazione meteo ma abbiamo superato brillantemente, insieme a Sport e Salute, tutti gli ostacoli”. Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi ha sottolineato il rilievo internazionale del torneo, e anche il ruolo dei grandi eventi tennistici come strumento di pace, incontrando il Ministro degli Esteri, e vice-presidente del Consiglio, Antonio Tajani nell’appuntamento che ha chiuso il ciclo di “Vita da campioni” per quest’anno. Questa serie di incontri, promossa da Sport e Salute, FITP e da Kratesis, si è svolta nella Biblioteca dell’Accademia della Scherma al Parco del Foro Italico. All'incontro hanno a preso parte anche Vito Cozzoli, presidente e amministratore delegato di Sport e Salute; le Legend dell’organizzazione Anzhelika Savrayuk e Maurizio Damilano; e i giornalisti Rai Eleonora Daniele e Emilio Mancuso.
“Gli Internazionali BNL d'Italia sono una manifestazione di grande rilievo internazionale, non solo perché accogliamo atleti di tutti i Paesi, ma anche per due particolarità – ha detto Binaghi -. La prima riguarda il fatto che il tennis è uno sport che gode di grande visibilità internazionale quindi questo permette al nostro torneo di veicolare in tutto il mondo le bellezze della nostra Capitale e del nostro Paese. Secondariamente perché ha un grande appeal, una grande affluenza. Quest'anno arriveremo ad avere 300mila spettatori paganti di cui circa il 20% proviene dall'estero, quindi una manifestazione di grande respiro internazionale. Voglio anche sottolineare il fatto che la conduciamo insieme a Sport e Salute ma utilizziamo anche un impianto, questo del Foro Italico, che ha una grande valenza storica e da poco tempo ci vede in un certo senso accorpati con la Federazione Nuoto. Credo che questo sia un segnale importante perché siamo due Federazioni grandi, autosufficienti, di grande storia, ma abbiamo capito che insieme si fa meglio, si può fare di più”.
Binaghi ha messo anche in evidenza il forte ruolo del tennis alla vigilia della semifinale di singolare femminile tra l’ucraina Anhelina Kalinina e la russa Veronika Kudermetova, in campo come atleta neutrale dopo la decisione dello scorso anno del CIO di escludere russi e bielorussi a causa dell’invasione dell’Ucraina.
“Siamo stati investiti da questo problema lo scorso anno, c'è stato qualche tentativo maldestro che abbiamo sventato lo scorso anno di interpretare in modo distorto le indicazioni del CIO che l'ATP, che governa il circuito mondiale ha sempre rispettato. Abbiamo salvato il torneo da un grande disastro perché seguire quelle indicazioni avrebbe significato probabilmente un declassamento del torneo di Roma – ha spiegato Binaghi -. Ci rendiamo conto che finalmente quelle stesse persone oggi hanno cambiato idea e seguono l'indirizzo del CIO che è sempre stato quello di considerare il tennis, lo sport, come uno strumento di pace e di unione, però noi sappiamo sicuramente da che parte stare, ma le dichiarazioni che negli ultimi mesi anche i giocatori russi hanno fatto tramite il tennis, tramite la televisione, per la pace, per cercare di superare questo momento drammatico del mondo intero ci permettono di dire che probabilmente la strada che abbiamo scelto l'anno scorso con fermezza fosse quella giusta”.
“Fate bene ad aprire un dibattito sul ruolo dello sport perché lo sport non è soltanto gambe, piedi o braccia: una politica dello sport è utile al Paese” ha detto Tajani, che ha rivolto “un pensiero ai nostri amici e anche tanti atleti dell'Emilia Romagna che stanno vivendo un momento così difficile. Martedì il governo si riunirà per adottare tutte le misure possibili, vediamo anche se è possibile anche fare ricorso al Fondo di solidarietà europeo. Credo che ci siano le condizioni per fare ricorso anche a questo tipo di aiuti”.
Lo sport, ha spiegato Tajani, “è uno strumento fondamentale anche per fare politica estera perché lo sport, ripeto, non sono soltanto gli atleti, è un comparto industriale non secondario. Come diceva il presidente Cozzoli, lo sport è valori ma anche business e organizzazione. In questa fase politica sto insistendo molto sui grandi eventi che si stanno svolgendo a Roma. Questa manifestazione, insieme alla Ryder Cup, insieme ad altri eventi che si svolgeranno a Roma, insieme al Giro d'Italia e al grande evento legato alla sicurezza alimentare, che non riguarda lo sport anche se lo sport ha a che vedere anche con l’alimentazione e viceversa, è la dimostrazione che Roma è in grado di organizzare grandi eventi, quindi è anche in grado di ospitare Expo 2030”.
Emilio Mancuso, Eleonora Daniele, Angelo Binaghi, Antonio Tajani, Filippo Volandri, Vito Cozzoli, Angelica Savrajuk, Giuseppe Gibilisco e Maurizio Damilano (foto Fioriti)
Gli Internazionali BNL d’Italia, ha aggiunto il ministro, “favoriscono il turismo sportivo che è un altro settore importante da sostenere per la nostra economia. Sono pronto a mettere a disposizione le nostre ambasciate perché ogni evento italiano tende a promuovere il nostro made in Italy, la nostra cultura, la nostra identità, le nostre opportunità. Vedo tutto quanto come parte di un grande ‘mosaico Italia’, della presenza dell'Italia all'estero. Perché lavoriamo mano nella mano con il ministro Abodi, con il Ministro del Turismo che avete invitato qui, e con il Ministro dell'Agricoltura. Siamo assolutamente convinti che uno più uno, se si lavora insieme fa tre, se si lavora divisi fa uno e mezzo. Quindi bene avete fatto voi a organizzare questo torneo in sinergia con la FIN perché è l’Italia che così fa una figura migliore.
"Lavorare anche con voi, con le Federazioni sportive, con le società sportive per promuovere l'Italia all'estero diventa fondamentale. Valorizzare i grandi eventi sportivi in Italia significa non soltanto assecondare i tifosi, significa fare un'operazione di politica economica e sportiva, di crescita anche educativa. Non è che tutti devono essere campioni. Però il campione ha il dovere di essere un esempio, il campione è un modello per il ragazzino che inizia a giocare a tennis, gioca a pallone o va in bicicletta”.
Vedere i grandi campioni, ha aggiunto, “dovrebbe favorire la pratica dello sport. Io sono d'accordo con quello che diceva Abodi prima, sulla scuola e l'educazione fisica a scuola. È un fatto culturale: conoscere il mio corpo mi serve per tutta la vita. Abituarti a una sana alimentazione è utile non soltanto perché devi gareggiare ma perché sai che ci sono degli alimenti che ti fanno bene e degli alimenti che ti fanno male. Noi dobbiamo anche difendere la nostra dieta mediterranea, la nostra identità culturale, e legarla allo sport certamente funziona bene. Sono assolutamente convinto che tutto sia interconnesso, cioè la visione complessiva della società che noi dobbiamo avere”.