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Binaghi alla Nuova Sardegna: "Meriti e competenze, così abbiamo fatto crescere il tennis italiano"

In un'intervista alla Nuova Sardegna il presidente della FITP Angelo Binaghi racconta la crescita del tennis italiano. "Abbiamo risanato, rilanciato. Siamo stati travolti da eventi eccezionali e straordinari" ha detto. Ma c'è ancora tanto da fare, spiega

12 aprile 2023

«Abbiamo risanato e rilanciato» il tennis in Italia. Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, ha raccontato con orgoglio i successi della FITP e tracciato il percorso per il futuro. Dalla valorizzazione degli Internazionali BNL d'Italia al fenomeno padel, dalla crescita del canale tv SuperTennis all'esplosione di Jannik Sinner, Binaghi racconta una lunga storia di «eventi eccezionali e straordinari». Alla base, dice, un sistema che «premia i meriti e valorizza le competenze».

«Il tennis è in crescita, il padel un'esplosione. Quest'ultimo è un fenomeno sociale oggetto di studi. La federazione è governata da dirigenti dilettanti, stiamo scoppiando. Da un po' assumiamo competenze sul mercato. Abbiamo comprato la nuova sede federale che riunisce sotto lo stesso tetto la società di servizi, il comitato regionale del Lazio e la tv. Ci siamo aggiudicati per 5 anni i diritti televisivi dello Us Open che trasmetteremo in chiaro» ha detto Binaghi.

Evidente il salto di qualità in termini di risultati nel tennis maschile negli ultimi anni, che hanno visto l'esplosione di Jannik Sinner.  «La vittoria con Alcaraz a Miami ha sancito che è tra i primi tre-quattro al mondo. Lui, Djokovic, Alcaraz e Medvedev. Jannik, però, è quello che ha i maggiori margini di crescita» ha detto.

Nell'intervista alla Nuova Sardegna Binaghi ha difeso Matteo Berrettini, primo italiano di sempre in finale a Wimbledon e unico ad aver disputato due edizioni delle Nitto ATP Finals. Le male lingue dicono che la love story con Melissa Satta stia condizionando la sua carriera. «Momenti che capitano, non ha dimenticato come si gioca. Forse sono stati fatti errori di programmazione, rimane e resta un campione. Il resto sono chiacchiere senza senso» ha detto. 

Resta centrale, per l'Italia sempre più capitale del tennis per numero di eventi ospitati, l'organizzazione degli Internazionali BNL d'Italia. La prossima sarà l'edizione numero 80, la prima con tabelloni di singolare maschile e femminile a 96 giocatori e incontri spalmati su 14 giorni, qualificazioni comprese.

«Un dato: la prevendita è in aumento del 51 per cento. Il torneo durerà quattro giorni in più. Cresceremo anche nei prossimi anni trascinati dal boom complessivo. Sopra di noi solo i tornei del Grande Slam. Chissà in futuro che anche Roma non lo diventi» ha affermato Binaghi. 

Nei suoi 22 anni di presidenza della FITP, ha aggiunto nell'intervista alla Nuova Sardegna, «siamo stati travolti da eventi eccezionali e straordinari. Abbiamo risanato, rilanciato, è stata una corsa e non c'è stato un attimo di pausa per riflettere e per goderci quanto fatto. [L'unica cosa] che mi frena sono i problemi di salute per troppo stress. Ogni tanto quando sono affaticato mi preoccupo e penso di fermarmi. Poi vedo che ho la possibilità di disegnare il nostro futuro e vado avanti». 

Il segreto per rimanere così a lungo al vertice di una federazione sportiva, dice, sta nella riservatezza tipica dei sardi. «Non amiamo le passerelle. Ecco perchè spesso ho delegato. Faccio una premiazione all'anno: quella degli Internazionali. Passo molte ore in ufficio. Ia visibilità non mi interessa. La mia longevità dirigenziale forse è dovuta al fatto che ho sempre tenuto un profilo basso». 

Il suo orizzonte è il futuro del tennis e della FITP. Nessuna tentazione, conclude, di candidarsi alla presidenza del CONI. «Io sono nato sul campo da tennis. Oggi il nostro bilancio è due volte e mezzo rispetto a quello del CONI - dice alla Nuova Sardegna -. C'è tanto da fare per fare ancora crescere il nostro movimento. Noi abbiamo creato un sistema che premia solo i meriti e valorizza le competenze».

 

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