Chiudi
La presentazione dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” sulla risposta al servizio, nel segno della multidisciplinarietà fra i vari sport di racchetta, fa il pieno di curiosità e consensi anche in Florida, all’interno della convention mondiale di PTR. E l’ISF viene premiato come miglior partner formativo per l’anno 2023: “Un onore, ma anche una responsabilità”
12 febbraio 2024
La qualità del percorso formativo proposto dalla Federazione Italiana Tennis e Padel è certificata dai risultati sempre più importanti del movimento tricolore, ma anche dal fatto che da tempo l’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” sia diventato un punto di riferimento su scala globale.
Non esiste seminario internazionale nel quale l’ISF non venga chiamato a fare scuola, ultimo il PTR International Racquets Conference, la convention mondiale di Professional Tennis Registry (l’associazione di insegnanti di tennis più importante e numerosa al mondo) tenuta la scorsa settimana al Saddlebrook Golf & Tennis Resort di Tampa, in Florida. Un luogo iconico perché storica casa dell’accademia di Harry Hopman, padre dei grandi coach americani (a lui è intitolata la celebre Hopman Cup), che d’ora in avanti diventa sede ufficiale di PTR International prendendo il posto del precedente quartier generale di Hilton Head.
All’interno della settimana di conferenze, che ha visto intervenire coach ed ex giocatori di altissimo livello (Nick Saviano, Emilio Sanchez, Mary Pierce e Ivo Karlovic, solo per citarne alcuni), a rappresentare l’Italia c’erano i tecnici Aldo Russo e Donato Campagnoli, che hanno proposto una presentazione dal titolo “Risposta al servizio per sport di racchetta: analogie e differenze”, tema principale nelle attività didattiche dell’ISF per il 2024.
“Come sappiamo – dice Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’ISF – per noi questo è l’anno della risposta al servizio, sviluppata secondo il concetto di multidisciplinarietà. Parliamo quindi di risposta al servizio in modo diverso rispetto al passato, mettendo in relazione la stessa azione in sport di racchetta diversi: tennis, padel, beach tennis, pickleball e anche tennis-padel in carrozzina. Partendo dai principi scientifici, necessari per avere una corretta tecnica per poter anticipare le intenzioni di chi serve, cerchiamo di enfatizzare analogie e differenze fra i vari sport di racchetta. Siamo convinti che da un punto di vista formativo sia fondamentale sviluppare nei ragazzi una mappa motoria con una intelligenza elastica e non rigida, cosi come richiede qualsiasi sport di situazione, in quanto, ciascuno sport di racchetta può regalare diversi transfer positivi agli altri altri, e così innalzare le abilità coordinative generali di tutti. Abilità che poi diventeranno specifiche quando i ragazzini avranno scelto una determinata disciplina”.
Come detto, l’ISF è diventato un punto di riferimento su scala globale, anche in virtù della convenzione stipulata anni fa con PTR, ente formatore a livello mondiale. “Questa collaborazione – dice ancora Michelangelo Dell’Edera – è nata grazie alla grande lungimiranza di Luciano Botti, presidente di PTR Italia e membro del board internazionale. Ci permette di fare formazione in diversi paesi del mondo, internazionalizzando il nostro sistema e confrontandoci con altre realtà, per raggiungere un know how sempre più moderno e sviluppato”.
L’Istituto, nato nel 2010, da diversi anni sta portando avanti progetti basati su cooperazione, confronto e innovazione, e l’intervento tenuto in Florida non è stato da meno. “Come sta succedendo nei corsi di formazione proposti in tutte le province – spiega Aldo Russo –, la presentazione ci ha permesso di entrare nel dettaglio di quello che oggi, insieme al servizio, è considerata l’azione più importante. Con un supporto scientifico abbiamo analizzato quali sono, dal punto di vista tattico, tecnico, fisico e mentale, gli aspetti in comune ma soprattutto le differenze nelle cinque discipline trattate. Oggi, nel mondo, siamo l’unica federazione che porta avanti questo percorso multidisciplinare allargato a tutti i cinque sport diversi. Abbiamo proposto la teoria ma anche la pratica, con dimostrazioni in campo con racchette e palline diverse, per far comprendere le differenti reazioni spazio-tempo, i vari adattamenti e l’incidenza delle superfici. Perché un conto è muoversi con le scarpe su una superficie dura, un altro è farlo scalzi sulla sabbia, come avviene nel beach tennis. L’intervento ha così toccato tantissime aree, sempre in linea con il principio della multilateralità, ossia il rispetto contemporaneo e trasversale delle aree mentale, motoria e tattico-tecnica”.
Proprio la trasversalità della presentazione ha destato grande interesse, consenso e apprezzamento, proponendo un approccio innovativo ad ampio raggio. “Rispetto alle nostre prime partecipazioni a convegni mondiali di questa importanza – continua Aldo Russo – oggi l’ISF è sempre più ascoltato e apprezzato, per la qualità degli studi e degli interventi proposti. Tanto che oggi abbiamo il sentore di poter diventare un punto di riferimento per tutti gli altri istituti del mondo. E non si tratta di presunzione, ma di consapevolezza”. Una consapevolezza che dà soddisfazione, ma sprona a lavorare ancora di più e ancora meglio. “Ci spinge a studiare ancora – aggiunge Dell’Edera – tanto che, come presentato nel novembre scorso alla World Coaches Conference dell’ITF, stiamo lavorando su un nuovo approccio didattico chiamato Space Time Transition Approach, che dal 2026 presenteremo al nuovo Sistema Italia e al mondo intero”.
Sempre all’interno del PTR International Racquets Conference, a nome della FITP Aldo Russo e Donato Campagnoli hanno anche ritirato il premio assegnato all’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” come “Educational Partner” per l’anno 2023, ossia il miglior partner per tutte le attività dal punto formativo. La FITP è stata etichettata come una delle federazione con la quale PTR ha sviluppato le migliori collaborazioni, a conferma del ruolo sempre più importante su scala globale.
“Ci ha fatto molto piacere ricevere questo premio – dice ancora Russo –, in linea con quanto sta succedendo ormai da tempo nel tennis italiano. È un onore ma anche una responsabilità, pertanto ci auguriamo di continuare in questo percorso di formazione e svilupparlo ancora, nel rispetto dei valori che portiamo avanti insieme a PTR”.